Fragile Surface
IED x Artribune
A partire da settembre 2022 IED sta realizzando le copertine della rivista Artribune.
I temi centrali della contemporaneità quali: i labili confini tra le discipline artistiche, la contaminazione tra Arte e Tecnologia, il rapporto Uomo/Natura, l’intersezione tra Reale e Virtuale saranno raccontati attraverso immagini e contenuti multimediali realizzati da studenti e alumni. L’approccio multidisciplinare da sempre al centro della metodologia didattica di IED e dei contenuti di Artribune permetterà inoltre un approfondimento sulle discipline artistiche e progettuali coinvolte nei lavori selezionati e dei loro confini sempre più labili e sovrapposti. Ogni copertina, realizzata in esclusiva per Artribune, sarà quindi il simbolo della soglia da attraversare per immergersi nella profondità e nella poliedricità del progetto. La fragile superficie da rompere per potersi avventurare nell’immaginazione iperconnessa dei designer.
SURFACE #12: La copertina
MnemoOs
Un frame video generato con l’AI, in cui appare la creatura dalle sembianze zoomorfe del progetto MnemoOs di Santi Jonathan Di Paola, è la nuova copertina di Artribune.
La copertina è stata selezionata tra le diverse proposte degli studenti di IED Torino a partire dal corso Digital Applications and Technologies per la Laurea Magistrale in Transdisciplinary Design. Mobility
SURFACE #12: Il progetto
Siamo nel 2044. Gli sviluppi nell'Intelligenza Artificiale hanno reso possibile creare agenti intelligenti multimodali per qualsiasi compito, con un’intelligenza simile a quella umana e accesso a qualsiasi tipo di dati in tempo reale.
In linea con il tema di Manifesta 15. la biennale d’arte contemporanea itinerante che osserva e riflette sui fenomeni sociopolitici del mondo attuale, abbiamo selezionato per questa copertina di Artibune il progetto MnemoOS di Santi Jonathan Di Paola.
Manifesta 15 mira a esplorare strutture urbane e di mobilità alternative e nuovi modi per collegare comunità e infrastrutture sociali e artistiche.
Gli studenti del Master in Transdisciplinary Design. Mobility hanno sviluppato diversi agenti intelligenti per il prossimo futuro, con l'obiettivo di migliorare l'esperienza di mobilità degli utenti nelle grandi città.
Le proposte propongono soluzioni diverse ma con un denominatore comune: l'intelligenza artificiale. Ambientato nel 2044, è stato presentato uno scenario in cui l'intelligenza artificiale domina qualsiasi tipo di intelligenza, ottenendo dati in tempo reale per il suo funzionamento ottimale; gli occhiali per visualizzare realtà aumentate o virtuali fanno parte dei nostri accessori vitali; e le città hanno raggiunto una sovrappopolazione estrema.
Le proposte realizzate sono esperienze sensoriali attraverso VR, accompagnatori, assistenti al trasporto virtuale o guide digitali della città.
MnemoOS di Santi Jonathan Di Paola
Il progetto MnemoOS immagina un futuro in cui ognuno sarà accompagnato da una creatura zoomorfa che, crescendo, monitora la carbon footprint dell’individuo e lascia una traccia transgenerazionale accessibile attraverso stazioni-templi che diventano luoghi di immaginazione collettiva.
MnemoOS è un agente intelligente nato per migliorare l'esperienza della mobilità urbana, con l’obiettivo di far percepire agli utenti il contesto circostante come "vivo", creando interazioni e connessioni profonde, facendo sentire le persone meno sole. Combina l’esperienza di un Saggio alla natura protettiva di un Guardiano, aiutando gli utenti a rendere ogni viaggio significativo.
"Sono una persona molto curiosa, e quindi prendo appunti, cerco, assorbo, medito e trasformo: mi piacerebbe tantissimo avere un “collega/amico/compaagno digitale” che in maniera sistematica e veloce mi aiuti nello svolgere questo compito autobiografico", racconta Santi Jonathan Di Paola, autore de MnemoOS. "Questo progetto mi ha un po’ rapito, divertito, appassionato: scherzando con il nostro professore Damiano Gui abbiamo detto che c’è abbastanza materiale da poter scrivere un romanzo di fantascienza. Stimo molto i professori IED ed i miei colleghi, e devo dire che questa copertina dimostra che gli sforzi pagano. È una “scoperta” banale, ma così banale che emoziona comunque compierla".
Santi Jonathan Di Paola è uno studente del Corso di Laurea Magistrale in Transdisciplinary Design. Mobility, che esplora il tema della mobilità con l’obiettivo di promuovere interventi strategici e responsabili, tenendo conto degli impatti sociali, culturali, tecnologici ed economici.
Drops di Sakumi Yamaguchi
Conoscere come il cibo arriva sulle nostre tavolo può cambiare la percezione che abbiamo di noi stessi?
Vaari di Shruti Umesh Chakke
Un'entità digitale eterea, che ha la forma di un fiore cosmico, agisce come una guida urbana che, incorporando elementi di visual storytelling, riflette gli elementi artistici e culturali della città e riconnette le persone con la bellezza della natura.
Credits del progetto
Docente: Damiano Gui
Studenti: Santi Jonathan Di Paola (copertina), Shruti Umesh Chakke e Sakumi Yamaguchi.
Coordinatori del corso in Transdisciplinary Design: Lowie Vermeersch, Wouter Haspeslagh