Fragile Surface
IED x Artribune
A partire da settembre 2022 IED sta realizzando le copertine della rivista Artribune.
I temi centrali della contemporaneità quali: i labili confini tra le discipline artistiche, la contaminazione tra Arte e Tecnologia, il rapporto Uomo/Natura, l’intersezione tra Reale e Virtuale saranno raccontati attraverso immagini e contenuti multimediali realizzati da studenti e alumni. L’approccio multidisciplinare da sempre al centro della metodologia didattica di IED e dei contenuti di Artribune permetterà inoltre un approfondimento sulle discipline artistiche e progettuali coinvolte nei lavori selezionati e dei loro confini sempre più labili e sovrapposti. Ogni copertina, realizzata in esclusiva per Artribune, sarà quindi il simbolo della soglia da attraversare per immergersi nella profondità e nella poliedricità del progetto. La fragile superficie da rompere per potersi avventurare nell’immaginazione iperconnessa dei designer.
SURFACE #11: La copertina
Le Gondole di Como
“After rain” è il tema di partenza sul quale lavora la Biennale di Arte Contemporanea di Diriyah. Il suo approccio è quello di rinforzare l’importanza dell’acqua nella nostra vita, essenziale per tutte le forme di vita che abitano nel planeta.
Il risultato è una copertina che parla del rapporto tra acqua e territorio oltre che della connessione tra nuove tecnologie e restauro. La composizione propone tre imbarcazioni ricostriuite digitalmente con la tecnologia 3D che servono come punto di partenza per pianificare un intervento di restauro. Le autrici di questo progetto sono le studentesse del corso di Restauro dell'Accademia di Belle Arti Aldo Galli - Como.
SURFACE #11: Il progetto
Il Museo della Barca Lariana, che conserva una raccolta di inestimabile valore per il settore nautico e per la storia d’Italia con due millenni di storia della nautica sul lago di Como, ha proposto agli studenti di Restauro dell’Accademia di Belle Arte Aldo Galli di restaurare diverse imbarcazioni, tra cui una tipica gondola del Lago di Como.
Il progetto è stato suddiviso in due parti, una prima parte di analisi attraverso l’utilizzo della fotogrammetria e prototipazione 3D per l'individuazione di alcune lacune e lo stato di conservazione e la seconda fase di vero e proprio restauro che sarà effettuato nei prossimi mesi.
Una sintesi tra ideazione, tecnica e scienza della conservazione
"Questa copertina è molto rilevante perché rappresenta non solo la capacità creativa e quindi interpretativa di un oggetto ma coniuga l’arte, l’idea, con un approccio scientifico al progresso, rappresenta una sintesi tra ideazione, tecnica e scienza della conservazione. In questa immagine convivono il design moderno con il metodo contemporaneo delle tecniche di restauro".
Nicoletta Castellaneta, diretorice Accademia Belle Arti Aldo Galli.
Gondola di Villa Melzi
La gondola datata tra il 1860 e il 1870 di proprietà della famiglia Melzi d’Eril è stata donata al museo Barca Lariana dal sig. Fulco Gallarati Scotti.
Costituita in legno e lunga 12 metri con decorazione metalliche.
Processo
Lo studio preliminare dell’opera è iniziato con una fase di approfondita documentazione fotografica, la quale ha consentito una prima digitalizzazione e analisi dei materiali del manufatto e del loro stato di conservazione.
La documentazione è stata inoltre utilizzata per la redazione di rilievi grafici dei degradi presenti e per la realizzazione di un modello 3D tema fondamentale del progetto sviluppato con la scuola di restauro.
La finalità di un approccio di minuziosa documentazione ha avuto lo scopo di tutelare e studiare la natura e lo stato di conservazione dei materiali costitutivi, ma anche di conservare una traccia archivistica digitale finalizzata a trasmettere, quindi valorizzare, l’opera al pubblico.
La redazione di un progetto di restauro prevede la realizzazione di prove preliminari per poter individuare le operazioni ed i materiali più idonei al tipo di intervento individuato che seguirà le seguenti fasi:
- Microaspirazione
- Pulitura superficiale (trattamento specifico localizzato per dorature)
- Trattamento antitarlo con fumiganti
- Ricollocamento elementi decorativi distaccati
- Valori ambientali costanti e monitorati;
- Coprire imbarcazione nei periodi di chiusura museale con tnt
- Particolare cautela in fase di movimentazione e manipolazione
Gli studenti di Restauro durante lo studio preliminare dell’opera
Prendendo le misure della tipica Gondola di Como
Runabout cantieri Guido Abbate
Appartenente al grande maestro d'ascia Guido Abbate l'imbarcazione è datata intorno agli anni 50.
Salvato dopo un incendio e recuperato oggi si trova custodito al Museo barca Lariana. Ad oggi è uno dei pochissimi esemplari rimasti
Modelli 3D
I modelli 3D servono come base per progettare interventi di restauro e per la conservazione digitale degli oggetti, garantendone la memoria futura.
Una delle particolarità dei modelli 3D è che possono essere sezionati o misurati in ogni punto, con una tolleranza di pochi millimetri.
Si può utilizzare per studiare supporti per l'oggetto, rimodellare parti mancanti (e riprodurle con tecniche di fabbricazione digitale), o semplicemente fare analisi più precise dello stato di conservazione dell'oggetto rispetto alle semplici foto.
Lancia a remi di Villa Carlotta
La lancia a 4 rematori di Villa Carlotta risale all'incirca al 1830. Nell'imbarcazione ancora oggi è visibile lo stemma araldico della famiglia Meiningen proprietaria dell'imbarcazione.
L'importanza dell'illuminazione
Gli studenti hanno scattato una serie di foto sul posto seguendo le regole per la fotogrammetria
In alcuni casi, è stato usato un sistema di illuminazione artificiale per garantire una luce uniforme sull'oggetto, mentre in altri casi le foto sono state scattate all'aperto con il cielo coperto, per evitare ombre nette e ottenere un'illuminazione uniforme. Questo facilita il processo di ricostruzione fotogrammetrica e, per conseguenza, il modelo 3D.
La connessione tra virtuale e reale arricchisce i progetti di restauro
“La connessione tra virtuale e reale si arricchisce continuamente di nuovi metodi e strumenti, aprendo nuove metodologie non solo per il restauro, ma anche per molte altre professioni. Oltre alla "reality capture" che stiamo implementando da diversi anni, crediamo che la fabbricazione digitale sia un'altra tecnica che offre numerosi vantaggi. Anche la IA può contribuire significativamente nell'analisi degli oggetti di restauro, individuando automaticamente criticità di deterioramento e conducendo analisi automatizzate”.
Francesco Pusterla, architetto, ed è a capo del dipartimento di Virtual Design and Costruction per AFRY ed è docente all’Accademia di Belle Arti Aldo Galli a Como.
Credits del progetto
Studenti: Chiara Laboni, Francesca Caproni di Taliedo, Ana Ruxandra Gavriliu e Aurora Bordin (Alumni).
Docente: Francesco Pusterla
Cordinatorice corso di Restauro PFP2: Federica Colombani