DesignXCommons significa occuparsi del mondo con sollecitudine, ascolto e attenzione utilizzando il Design come piattaforma trasformativa.
Data
11 marzo 2024
DesignXCommons significa occuparsi del mondo con sollecitudine, ascolto e attenzione utilizzando il Design come piattaforma trasformativa.
L’Istituto Europeo di Design, protagonista da oltre 50 anni del mondo del progetto, ha un punto di vista privilegiato sui cambiamenti della società.
Il mondo è sempre più complesso, interconnesso, limitato nelle risorse e palcoscenico di crescenti ingiustizie economiche e sociali. In questo scenario, è fondamentale immaginare il design come una piattaforma trasformativa per una genuina cura del mondo, con sollecitudine, ascolto e attenzione.
Il potere dell'immaginazione consente ai designer di rispondere alle mutevoli esigenze della società e dell’ambiente, di adattarsi alle tecnologie emergenti e di formulare nuove domande progettuali anticipando le sfide future.
Partendo da questi spunti, abbiamo costruito l’offerta formativa di Diplomi Accademici di Secondo Livello secondo il concetto di DesignXCommons, ovvero la progettazione applicata alla rigenerazione, all’integrazione e alla condivisione dei beni comuni (commons).
Progettando per i beni comuni gli studenti ampliano le competenze tecniche acquisite nei percorsi triennali, approfondiscono un pensiero critico autonomo rispetto alle urgenti sfide del presente e sviluppano un approccio metodologico capace di provocare cambiamenti significativi, riconoscendo l’interdipendenza tra le decisioni progettuali e l'impatto su persone, società e ambiente.
Le Lauree Magistrali si configurano come un ambiente di apprendimento continuo e dinamico, dove gli studenti prendono parte attiva in progetti interdisciplinari insieme a esperti di diversi settori, sperimentano metodologie innovative, modelli di governance partecipativa e pratiche sostenibili, essenziali per il successo di interventi trasformativi e della gestione dei beni comuni.
Dai tradizionali come la terra, l’acqua, le foreste fino ad includere l’atmosfera, il clima, la biodiversità, ma anche la conoscenza, i brevetti, i saperi locali, internet, il sistema dei trasporti, la sanità, la sicurezza alimentare e sociale.
Progettare per i beni comuni significa desiderare un futuro più equo, sostenibile, inclusivo, in cui l’immaginazione e la creatività hanno fondamentale importanza, e in cui le risorse condivise siano coltivate, protette e accessibili a tutti.
È in questo senso che DesignXCommons diventa il focus progettuale dei nostri programmi e ne determina gli ambiti di applicazione: dallo studio e l’utilizzo di materiali e fibre sostenibili all’adozione di pratiche circolari e metodi rigenerativi nei processi produttivi del design e della moda, dagli ecosistemi digitali funzionali alla narrazione della complessità, alla rigenerazione urbana e degli spazi pubblici, dagli ecosistemi naturali alle infrastrutture sociali, tutti intesi come piattaforme materiali o immateriali di co-progettazione e di collaborazione, includendo entità e sistemi più-che-umani, come la tecnologia e le altre specie.
Inserire alla base delle Lauree Magistrali la questione dei commons significa constatare che il design ha sempre avuto e continua ad avere un ruolo sociale fondamentale nel rendere accessibile un futuro legato ai temi di diversità, comunità, accessibilità alle risorse e ai servizi nella transizione verso il rinnovamento eco-sociale.
Nelle città di Milano, Roma, Torino e Firenze, IED offre Lauree Magistrali (DASL) in lingua inglese o italiana negli ambiti del Design, della Moda della Comunicazione e delle Arti Visive: