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Lingua
Inglese
Inizio
Ottobre 2025
Frequenza
Full time
Fruizione
Corso in presenza
Durata
2 Anni
Crediti
120
Coordinamento del corso
Davide Fabio Colaci
Prezzo
A partire da 8.400 €
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Con quali interventi la progettazione di spazi collettivi può rigenerare la relazione tra le comunità e i luoghi che abitano?
L’Interior Design contribuisce alla ridefinizione delle relazioni umane con l'ambiente circostante e le varie forme di vita che lo abitano. Queste relazioni, cruciali sia dal punto di vista ambientale che culturale, aprono importanti scenari progettuali di reinterpretazione e rigenerazione.
Il corso di Diploma Accademico di Secondo Livello in INTERIOR DESIGN.Spatial Practices for Gathering Cultures intende la progettazione degli spazi come una pratica collettiva di riscrittura e rigenerazione della relazione tra le comunità, i luoghi che abitano e gli ecosistemi di cui fanno parte, inserendosi nella visione di DesignXCommons, ovvero la progettazione applicata all’integrazione dei beni comuni (commons) e alla rigenerazione del pianeta.
La progettazione di spazi destinati a eventi collettivi, allestimenti museali e fieristici, interni urbani e paesaggi metropolitani prende forma da un’attenta lettura critica della relazione tra le città contemporanee e la loro narrazione.
Titolo rilasciato:
Diploma Accademico di Secondo Livello (DASL) – Livello EQF7 / ISCED7.
Crediti Formativi:
Il corso prevede l'acquisizione di 120 CFA (Crediti Formativi Accademici), corrispondenti a 120 ECTS (European Credit Transfer and Accumulation System).
Attraverso un approccio interdisciplinare, nel corso si approfondiscono le implicazioni e gli impatti del progetto di interni su società e ambiente, in modo da affrontare con consapevolezza critica i cambiamenti a livello globale degli ecosistemi costruiti e non costruiti. Nel programma, la ricerca viene applicata alla progettazione di sistemi costruttivi e dispositivi spaziali sostenibili, capaci di diventare strumenti di un rinnovamento eco-sociale positivo. I workshop collaborativi e lo scambio con esperti di campi disciplinari diversi, come l’astrofisica, l’etologia e il clubbing estendono lo sguardo progettuale ad altre latitudini e permettono la costruzione di un terreno di ricerca aperto alla sperimentazione di metodologie innovative e dagli esiti inediti.
Le figure professionali che si formeranno nel percorso di studi in Interior Design. Spatial Practices for Gathering Cultures sapranno integrare competenze tecniche e analisi critica in ambito interior design sviluppando progetti legati sia agli spazi domestici che a quelli collettivi; in ambito exhibition design per la progettazione di mostre, eventi fieristici e feste; in ambito curatoriale per musei, gallerie e fondazioni come ricercatore e/o advisor; in ambito scenografico per teatro e cinema; in ambito di consulenza per aziende e società per lo sviluppo di progetti legati al campo del product design e del contract. Inoltre, sarà possibile proseguire in percorsi di Dottorato di ricerca presso Università italiane e straniere.
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