L’incontro esplora la progettualità plurale, intesa come una forma di alleanza tra corpi, con l’ambiente naturale o rivolta a politiche spaziali che riguardano la collettività urbana
Data
21 marzo 2025
L’incontro esplora la progettualità plurale, intesa come una forma di alleanza tra corpi, con l’ambiente naturale o rivolta a politiche spaziali che riguardano la collettività urbana
Prendendo come punto di partenza le diverse declinazioni di significato di The Glitch Camp, il Public Program Designing Togetherness al BASE Milano realizzato dalla Scuola Master of Arts IED Milano e Fondazione Francesco Morelli guarda alla pratica del progetto di relazioni e di nuovi possibili formati con cui immaginare un futuro basato sullo stare e sul fare “assieme”, includendo come parte fondante aspetti conviviali e ricreativi e rafforzando la necessità attuale, sociale, relazionale di politiche dello “stare bene”.
Per mercoledì 9 aprile alle 16.30 ore a BASE Milano il programma propone un pomeriggio di incontri culturali con Carlo Alberto Redi e Manuela Monti, Gabriel Fontana, il collettivo Raumlaborberlin e l’antropologa culturale Valeria Mosca.
Gli ospiti, attraverso la presentazione del proprio lavoro, declineranno il tema della progettualità plurale, intesa come una forma di alleanza tra corpi, con l’ambiente naturale o rivolta a politiche spaziali che riguardano la collettività urbana.
Un pomeriggio di incontri culturali a cura di Angela Rui (Head MA IED Programs) e Linda Di Pietro (Artistic Director BASE Milano) con la collaborazione di Benedetta Marietti (Comitato Culturale FFM).
Gli scienziati Carlo Alberto Redi – biologo e saggista, e Manuela Monti – PhD in Bioingegneria e bioinformatica e ricercatrice all’Università di Pavia, spiegheranno come il nuovo concetto di CON-dividuo sia oggi l’elemento fondatore di nuovi modi di concepire l’architettura esistenziale dei gruppi sociali e il benessere emotivo.
Guardando alla presenza temporanea del The Glitch Camp, il collettivo di architettura sperimentale Raumlaborberlin, farà emergere la capacità di architettura e design di mobilitare comunità e cittadini considerando alternative socio-spaziali partecipative, dove la città diventa uno spazio di possibilità e di desiderio.
A partire da queste considerazioni e indagando lo sport come linguaggio universale, Gabriel Fontana – Social Designer – esplorerà come il gioco e il movimento possano rimodellare la nostra comprensione dell'identità, della comunità e dell'appartenenza.
Chiuderà il programma Valeria M. Mosca – antropologa culturale specializzata in etnobotanica, ambientalista, e guida di foraging – che racconterà la propria attività come un percorso di riavvicinamento alla natura, alla valorizzazione del territorio e al rapporto tra uomo e ambiente.
Accesso libero con registrazione in sito fino a esaurimento posti. Si consiglia di arrivare 30 minuti prima dell’inizio.