Scrivere una sceneggiatura: un'idea diventa storia visiva

Data

03 febbraio 2025

Ogni film e serie TV prende vita grazie alla sceneggiatura, il documento che definisce la trama, i dialoghi, il ritmo narrativo e l’evoluzione dei personaggi.

Scrivere una sceneggiatura è un processo complesso che richiede una combinazione di creatività, conoscenza tecnica e comprensione dello storytelling visivo. Oltre all’intuizione artistica, è fondamentale comprendere le regole della narrazione cinematografica e la costruzione di personaggi credibili e sfaccettati.

Per apprendere e affinare queste competenze e diventare uno Sceneggiatore esperto, una formazione solida è essenziale. Corsi specializzati permettono di comprendere le logiche del settore, non solo per la scrittura e progettazione ma anche per le riprese e il montaggio. 

La scrittura creativa, in particolare, è una competenza da padroneggiare per scrivere una sceneggiatura di successo: permette di dare vita a storie originali, dialoghi realistici e situazioni coinvolgenti capaci di rendere il racconto visivamente potente ed emozionante. Nel paragrafo successivo vediamo come sviluppare questa capacità.

I fondamenti della scrittura creativa per la sceneggiatura

La scrittura creativa unisce diverse abilità, ciascuna delle quali contribuisce a scrivere una sceneggiatura che funziona. Tra queste, spiccano:

-        La capacità di caratterizzare i personaggi in modo unico e autentico, veicolando i loro desideri, emozioni e paure. Solo curando questo aspetto sarà possibile, per chi guarda, immedesimarsi nella storia e viverla a pieno.

-        La creazione di una trama avvincente e strutturata, capace di mantenere alta l'attenzione dello spettatore. La sceneggiatura deve guidare il pubblico, senza mai risultare prevedibile.

-        La capacità di rendere i dialoghi spontanei e naturali, catturando il ritmo del parlato. Un dialogo ben scritto non è solo una conversazione tra personaggi, ma rappresenta un’occasione per esprimere personalità, conflitti e relazioni.

-        L'uso efficace degli spazi e dei tempi cinematografici. La scrittura per lo schermo è diversa da quella per la letteratura, in quanto deve tener conto della visibilità e del tempo a disposizione. Ogni scena deve essere scritta in modo che la narrazione visiva e quella verbale lavorino in sinergia, spesso con pochi ma incisivi dettagli.

-        La capacità di sorprendere e innovare. Un buon sceneggiatore sa come sorprendere lo spettatore con colpi di scena, svolte impreviste o approcci narrativi innovativi. La creatività nella struttura, nelle scelte di trama o nella prospettiva narrativa possono fare la differenza.

Come sviluppare questa capacità? Ecco 6 consigli pratici:

-        Leggi tanto e guarda tanti film, di generi diversi. Amplia il tuo repertorio stilistico per trarre ispirazione e capire le dinamiche narrative di vari tipi di storie.

-        Lascia spazio alla creatività. Durante il brainstorming, lascia che le idee fluiscano liberamente. Non preoccuparti di fare errori o di trovare subito la soluzione perfetta. La scrittura spontanea può portarti in direzioni inaspettate che potrebbero diventare la base di un’idea brillante.

-        Trova una voce unica e distintiva. La scrittura per il cinema ha bisogno di una forte identità, e sviluppare una propria personalità significa dare vita a storie che solo tu saresti in grado di raccontare.

-        Focalizzati sulle emozioni. Una sceneggiatura deve riuscire a suscitare emozioni nei suoi spettatori. Durante la scrittura, pensa sempre a come ogni scena può emozionare, far sorridere, commuovere, angosciare o riflettere.

-        Trova ispirazione nei conflitti universali. Le grandi storie sono spesso costruite attorno a conflitti universali: l’amore, la solitudine, la lotta contro l’ingiustizia, la ricerca di sé.

-        Cura i dettagli. Immaginare la vita dei personaggi, per esempio, anche se non strettamente attinente con la trama, può aiutare a caratterizzarli in modo più completo e credibile.

 

Struttura di una sceneggiatura cinematografica

Una sceneggiatura ben strutturata è fondamentale per mantenere l'attenzione dello spettatore. La maggior parte delle sceneggiature segue una struttura in tre atti: l'atto iniziale, che introduce il mondo e i personaggi; l'atto centrale, solitamente il più esteso, che sviluppa il conflitto e le tensioni; e l'atto finale, che risolve la narrazione. Questa struttura aiuta a organizzare le scene in modo fluido, in modo che ogni momento contribuisca alla progressione della storia.

Ma non è sempre così. Le tipologie di sceneggiature cinematografiche sono varie e adattabili alle esigenze narrative. Un’alternativa è la struttura a più linee temporali, in cui la sceneggiatura si sviluppa su più archi temporali, che possono essere intrecciati in modi diversi. Questa struttura viene spesso usata per creare suspense, mostrare connessioni tematiche tra passato e presente o rivelare gradualmente informazioni cruciali per la storia. Un esempio emblematico per questa tipologia di sceneggiatura è il Padrino Parte II, che alterna due linee temporali per mostrare il passato e il presente della famiglia Corleone.

Il ruolo dello storytelling visivo

Lo storytelling visivo permette di raccontare una storia attraverso immagini, gesti e ambientazioni. Una sceneggiatura efficace valorizza questo aspetto per coinvolgere lo spettatore senza ricorrere a un eccesso di dialoghi, aggiungendo allo stesso tempo significato alla trama.

Tra i film che eccellono nello storytelling visivo troviamo Mad Max: Fury Road di George Miller che presenta un mondo post-apocalittico attraverso scene mozzafiato, un montaggio straordinariamente rapido, e una narrazione guidata dall’azione più che dalle parole. Un altro esempio è The Revenant di Alejandro G. Iñárritu dove le immagini, i paesaggi, gli sguardi, i silenzi comunicano la lotta per la sopravvivenza del protagonista. Allo stesso modo, in Blade Runner lo storytelling visivo entra in gioco attraverso scenografie, luci e colori che delineano un mondo futuristico decadente.

 

Strumenti e programmi per scrivere una sceneggiatura

Per scrivere una sceneggiatura in modo professionale, esistono diversi software che facilitano il processo offrendo funzionalità specifiche che vanno oltre quelle di un normale word. La scelta del programma giusto dipende dalle esigenze personali e dal budget, ma una breve panoramica può aiutare a iniziare con il piede giusto.

  • Final Draft permette una formattazione automatica della sceneggiatura secondo gli standard del settore e la collaborazione simultanea tra più persone. Include anche un timer per ottimizzare la produttività e la possibilità di impostare obiettivi e statistiche.
  • Anche Celtx consente la formattazione automatica e l’accesso a più utenti, mantenendo la cronologia completa di revisione, feedback e approvazione. È possibile anche impostare un budget e tenere sotto controllo le spese con il report dei costi.
  • Scrivener è ideale per organizzare idee e bozze. Permette con facilità di catalogare e consultare ricerche e appunti e l’esportazione del file in molteplici formati tra cui Microsoft Word, Open Office, RTF Final Draft, PDF.

 

Imparare la narrazione cinematografica a livello professionale

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