Data

31 maggio 2024

Tremila metri quadrati disposti su 5 piani, con aule, ampi laboratori, una biblioteca e diverse aree comuni da condividere: la nuova sede Marconi di IED Torino è un manifesto di progettazione sostenibile che invita a trasformare l’ordinario in straordinario

Per rispondere al meglio alle esigenze didattiche e formative dei propri studenti, IED Torino raddoppia gli spazi con l'apertura della nuova sede “Marconi” in via Nizza 18, presentando un progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana firmato dallo studio di architettura Marcante Testa, in collaborazione con l’architetto Walter Camagna, realizzato all'insegna dell’uso consapevole delle risorse.

Il progetto ha seguito una logica di riqualificazione sostenibile, minimizzando demolizioni e rimozioni contribuendo a ridurre costi, consumi e impatti ambientali. Dai muri agli impianti di illuminazione, dalle finiture ai rivestimenti, tutto quello che era ancora funzionante è stato infatti mantenuto, ma ad ogni singolo elemento è stato restituito un valore aggiunto finora inespresso.

La scelta di un approccio conservativo rispettoso dell'esistente ha infatti portato gli architetti a elaborare una nuova stratificazione di segno e significato sull’involucro edilizio: attraverso un uso geometrico del colore e parziali tagli murari la percezione degli spazi è stata radicalmente trasformata. Aule e aree comuni si presentano oggi con una nuova veste progettuale che, lasciando intravedere sulle pareti le tracce del passato dell’edificio, ne evidenzia la nuova funzione attraverso vivaci dettagli come paraspigoli e zoccolini e illustrazioni con motivi biomorfici.

Il progetto grafico, realizzato da Giorgia Scioratto e ispirato dal libro Il paesaggio è un mostro di Annalisa Metta, assume il ruolo di cucitura tra antico e nuovo attraverso forme ibride mostruose metà selvatiche e metà oggetti della nostra quotidianità, in cui si concretizzano le istanze, mai nostalgiche, di accettazione e valorizzazione del passaggio del tempo. Il “vedere per forme”, tipico del designer, è qui rovesciato nella misura in cui l’ultimo strato non è l’elemento costruito, ma la riscoperta dell’organico, del naturale, inteso come forza di rigenerazione e autodeterminazione.

Tra le novità della nuova sede, una biblioteca per la consultazione libera e lo studio, gli ampi spazi destinati ai corsi di Moda e quindi una materioteca e una tessuteca che si aggiungono a due laboratori di sartoria, un laboratorio dedicato agli studenti di Design del Gioiello e Accessori e un laboratorio a disposizione dei corsi di Arti Visive, per arricchire le opportunità di apprendimento pratico. Inoltre due aree comuni, tra cui un intero piano con terrazza panoramica, progettate per favorire l'interazione e lo scambio di idee fra gli studenti, ospiteranno momenti di studio e di svago tra una lezione e l’altra.

L’edificio, a due passi dalla stazione Porta Nuova e dalla metro Marconi, raddoppia così la capacità della sede storica di via San Quintino 39 che continuerà ad ospitare le sale posa video e foto e i laboratori dedicati a Transportation Design e Product Design.

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