Dal Master in Digital Art Direction arrivano modi innovativi e smart per spezzare la routine: dal dark tourism al make up a domicilio, dal cinema inclusivo alla boxe praticabile con realtà aumentata
Data
16 dicembre 2022
Dal Master in Digital Art Direction arrivano modi innovativi e smart per spezzare la routine: dal dark tourism al make up a domicilio, dal cinema inclusivo alla boxe praticabile con realtà aumentata
Percorrere insoliti itinerari di viaggio, prenotare un make up artist a domicilio, praticare il pugilato dove e quando si preferisce, rendere la lettura di un libro un’esperienza collettiva. Tutto grazie alle app ideate come progetto finale del Master in Digital Art Direction IED Roma, in cui gli studenti si sono cimentati nell’ideazione di applicazioni innovative da lanciare sul mercato.
Si parte dai viaggi, con itinerari dark e anti-imprevisto. Darkpath, l’app creata dalla designer Francesca Darino, si basa sul trend del dark tourism - oggi definita la forma di turismo delle nuove generazioni - e crea itinerari oscuri che tengono conto di bisogni e desideri dei viaggiatori. Gli imprevisti affrontati durante i suoi viaggi in van sono invece fonte di ispirazione per la designer Giorgia Morandi. Voya, l’app che ha progettato, parte proprio dalle difficoltà dei viaggiatori che internet non riesce a risolvere e intreccia storie reali e community di voyager per ispirare l’utente e per comunicare in real-time. Si continua con il cinema, che grazie alle studentesse Sara Cocco e Martina Petrucci diventa inclusivo e senza tempo. VoiceOver, app ideata da Cocco per il franchise The Space, nasce per garantire l'accessibilità del patrimonio cinematografico al pubblico non vedente e ipovedente, e allo stesso tempo lo aiuta nel superamento delle barriere percettive all'interno della sala. Shortly, piattaforma a pagamento per la visione di corti di ogni genere progettata da Petrucci, sviluppa invece una proposta su misura in grado di soddisfare anche le esigenze di chi può dedicare alla visione di un corto anche solo pochi minuti.
Lo studente Francesco Megna, invece, intercetta l’interesse crescente verso il settore estetico e propone MeUp, app che consente agli utenti di prenotare e ricevere un servizio a domicilio professionale di make-up, manicure e pedicure. La studentessa Sara Adinolfi pensa allo sport, ideando Boxing Now, una vera e propria palestra virtuale generata dalla realtà aumentata, che permette un allenamento di pugilato di diversa intensità e per varie fasce d’età. Infine, due progetti sono creati per il mondo culturale: Endless, app creata dalla studentessa Giulia Atzeni, trasforma la lettura individuale in un’esperienza condivisa, guidando l’utente nella scelta del libro, e permettendo la creazione di gruppi personalizzati per condividere consigli, opinioni, e citazioni. Infine, Out of Gan, progetto della designer Madalina Ababii per la Galleria Nazionale di Roma. Un’app interattiva, dotata di realtà aumentata e marker fisici sparsi in punti strategici della città, grazie ai quali la Galleria può inserirsi più efficacemente nel contesto culturale delle nuove generazioni.
Endless
Shortly
Voja