Il 23 e il 24 febbraio, alle Officine del Volo (Milano), la fiera evento che punta sulla sostenibilità nella filiera della maglieria
Data
21 febbraio 2023
Il 23 e il 24 febbraio, alle Officine del Volo (Milano), la fiera evento che punta sulla sostenibilità nella filiera della maglieria
È con una collezione moda di ricerca (Ritrovati Residui della neodiplomata IED Roma Martina Proia, nella foto) che l'Istituto Europeo di Design partecipa alla prima edizione di "Feel the Green", evento in rpogramma durante Milano Moda Donna incentrato sulla sostenibilità, la creatività e il carattere che contraddistinguono la filiera della maglieria italiana. E lo fa forte - come scuola del progetto - di uno stretto legame con l'industria, il mondo produttivo e le diverse anime del fashion system.
La collezione esposta, accompagnata da altri spunti per il visitatore che provengono da video di progetto, sposa la ricerca e lo sguardo introspettivo comune a chi sperimenta con il made in Italy, grazie alla collaborazione nella realizzazione con Maglificio Gran Sasso.
Il progetto nasce dalla necessità di conoscere sé stessi, capirsi, accettarsi in ogni personale e intangibile aspetto. La giovane designer esplora quel momento in cui ognuno di noi si accorge di una dimensione interna alla nostra mente che riflette chi siamo, come viviamo, come sentiamo. Un angolo di consapevolezza in cui entrare ogni qualvolta serva una lente d’ingrandimento sulla nostra parte immateriale.
Ritrovati Residui vuole essere l’esumazione della propria essenzialità, del proprio spirito. Una collezione moda che instaura un percorso introspettivo attraverso i capi, tappe del percorso stesso, per provare a far emergere, tassello dopo tassello, i costrutti della condizione umana.
In mostra anche parte del progetto di Cecilia Marcesas Ruppert e Ana Laura Espinosa (IED Milano) The House is Vile, che fa proprio della maglieria il suo punto di forza. Il duo di alumne parte da una lavorazione tradizionale per un risultato finale che rivela una creatività prorompente: i capi affiancano lavorazioni e intarsi differenti, anche cromaticamente a contrasto, in una sorta di rituale che rievoca echi tribali provenienti da una civiltà lontana e isolata da qualsiasi forma di mondanità, tra inserti rimovibili e balaclava dalle sembianze animalesche.
Per maggiori dettagli sull'evento, visita il sito di feel the yarn. Per registrarsi, link qui.