Data
22 settembre 2020
Sono Gioielli oltre i confini le collezioni ideate dalle neo-diplomate del corso Triennale in Design del Gioiello dell’Istituto Europeo di Design di Torino in collaborazione con Palmiero Jewellery Design, l’atelier-laboratorio di Valenza noto in tutto il mondo per le sue creazioni scultoree di alta gioielleria e partner dei progetti di tesi a.a. 2019/20. Con l’obiettivo di superare confini geografici e culturali, i gioielli sono stati progettati per il mercato cinese, in particolare per un target di donne tra i 25 e i 55 anni, come richiesto dal maestro Carlo Palmiero durante la visita delle studentesse di IED Torino ai laboratori artigiani siti nel cuore del distretto dell’eccellenza orafa italiana. La scoperta dell’iter creativo e produttivo, arricchita da un racconto che ha intrecciato passato, presente e futuro dell’azienda ad aneddoti legati alla nascita delle collezioni, è stata premessa fondamentale per lo sviluppo della progettazione.
Guardando alla storia millenaria e osservando le tendenze contemporanee della potenza orientale – mercato in espansione e alla guida del settore del lusso – le giovani designer hanno ideato collezioni haute couture capaci di reinterpretare in chiave leggera e sperimentale lo stile delle creazioni Palmiero, nel rispetto delle esigenze, dei gusti e dei canoni culturali cinesi. Dopo una prima fase di ricerca, ispirazioni antiche e contemporanee hanno innescato la creazione di anelli, orecchini, spille, collane, bracciali e orologi che, oltre ad aver oltrepassato distanze tra luoghi e tradizioni, hanno saputo superare i limiti improvvisi causati dall’emergenza sanitaria mondiale. Nonostante la chiusura del laboratorio orafo, gli studi e gli sketch iniziali sono stati plasmati in collezioni, grazie a un grande lavoro a distanza reso possibile dall’implementazione della parte di progettazione 3D e di sperimentazione con resine da remoto e dal prezioso supporto della committenza.
Riportando l’essenza dei gioielli Palmiero – creazioni dai volumi importanti e intensi colori, che parlano il linguaggio della scultura con pavé di diamanti, pietre naturali e metalli preziosi – i nuovi gioielli di facile indosso giocano con numerose suggestioni che spaziano dalla calligrafia allo zhezhi, dal shan shui al mahjong, fino alla simbologia di elementi naturali, animali e fiori. Come nella collezione Good Luck di Dajana Ferrara, sintesi di due mondi lontani, che intreccia ispirazioni tratte dal gioco tradizionale cinese del mahjong – diffuso come pratica ludica per intessere rapporti sociali e interpersonali durante incontri, feste e cerimonie – e dall’arte cinetica e programmata occidentale. Se è nelle forme geometriche delle 144 tessere del gioco da tavola che si ritrova la base compositiva, è con l’interpretazione in chiave cinetica che si ha il completamento formale di ciascun pezzo: piccole tessere sono sovrapposte l’una sull’altra, in una rotazione che abbraccia la parte del corpo per cui è pensato il gioiello. La gradazione delle pietre, incastonate sfumando dai verdi e blu di acquemarine e zaffiri ai bianchi e beige di diamanti incolore e fancy brown, enfatizza ulteriormente le sensazioni visive di volume e movimento. La molteplicità e la dinamicità degli elementi compositivi alludono ai concetti di possibilità e buona sorte, proponendo come nuovi amuleti contemporanei per successo e prosperità gli orecchini Blessing of Heaven, la spilla Big Four Winds, l’anello Nine Gates e il bracciale Four Kong, che traggono il proprio nome dalle quattro combinazioni più fortunate nel gioco. Ulteriori richiami al mahjong si ritrovano nel packaging – realizzato da ogni studentessa a completamento del progetto insieme a una proposta di comunicazione della propria collezione. Riprendendo nuovamente la forma delle tessere, il cofanetto in acciaio satinato verniciato a polvere è impreziosito da serigrafie delle iconiche illustrazioni del gioco cinese. Tra le tredici proposte presentate, Good Luck è stata selezionata da Palmiero Jewellery Design per la realizzazione di un prototipo.
“Il progetto in collaborazione con IED Torino è stato un’esperienza molto interessante per la possibilità di interagire con le studentesse e la loro visione, e di portarle in un mondo lontano, quello dell’Oriente. Un progetto ben riuscito, nato dalla volontà di incentivare i giovani ad avvicinarsi a questa nobile arte, che richiede tanta creatività e innovazione per diventare maestri orafi – dichiara Carlo Palmiero, Fondatore di Palmiero Jewellery Design. È importante riabilitare un concetto a cui tengo molto: l’arte del saper fare e il saper fare con arte. È stato curioso e molto emozionante vedere le diverse interpretazioni e sviluppi creativi che ogni studentessa è riuscita a realizzare nel rispetto del brief. Auguro a tutte loro buona fortuna”.
I progetti in collaborazione con Palmiero Jewellery Design sono stati realizzati da: Francesca Azais, Gaia Cozzi, Dajana Ferrara, Elena Frigierio, Marzia Gasparotto, Shuang Liang, Marzia Marangon, Giulia Milan, Arianna Orla, Delia Perna Ruggiero, Giorgia Pezzano, Gavrylyuk Yana, Ilaria Zardo, diplomate del corso Triennale in Design del Gioiello IED Torino, sotto la guida della Coordinatrice del corso Daniela Bulgarelli.