Data

07 giugno 2024

Federica Habara è una giovane designer che ha saputo trasformare la sua passione per il graphic design in una carriera internazionale di successo.

Dopo aver completato il suo percorso di studi allo IED di Roma, si è trasferita a Berlino, una città senza dubbio dinamica e creativa, dove oggi lavora presso Studio Last. La sua storia è un intreccio di sfide superate, esperienze arricchenti e continua evoluzione, che l'hanno portata a diventare una professionista apprezzata e un punto di riferimento per chi aspira a intraprendere la stessa strada.
In questa intervista, Federica ci racconta il suo percorso, le sfide incontrate e le sue prospettive future in questo ambito:

Federica, quali sfide hai incontrato nel passaggio da IED alla pratica professionale e come le hai superate?

Nel passaggio da IED alla pratica professionale mi sono resa conto dell’estrema dinamicità e della necessità di muovermi orizzontalmente in modo agile. Probabilmente contestualizzato al periodo storico di insaziabile progresso tecnologico, mi sono accorta dell’urgente necessità di apprendere rapidamente nuovi software da utilizzare efficacemente. La capacità di adattarmi è stata una sfida che ho dovuto affrontare insieme all’esigenza di potenziare lo spirito di collaborazione con professionisti di diversi settori e di comprendere i limiti di progettazione imposti dai budget e dalle necessità del cliente. Finora ho lavorato principalmente all'estero, prima a Vienna e poi a Berlino. Questa esperienza è stata una grande opportunità, ma anche una sfida a causa delle barriere linguistiche e delle sfumature culturali. Le diverse abitudini e norme sociali influenzano il modo di lavorare e interagire. Per superare queste difficoltà, cerco di utilizzare maggiore empatia per creare un legame più forte con il team e i clienti.

Puoi descriverci il tuo ruolo attuale e i progetti su cui stai lavorando?

Attualmente sto lavorando come freelance per uno Studio Creativo di Berlino, @Studio Last, dove ho la fortuna e la possibilità di svolgere principalmente un ruolo di Art Direction oltre che di Graphic Designer incentrato nella supervisione e guida creativa di progetti visivi. Collaboro strettamente con il team di designer, copywriter e sviluppatori cercando di assicurare che ogni progetto rispecchi la visione del cliente e del marchio. Insieme ad un meraviglioso team cerchiamo di selezionare e lavorare a progetti multidisciplinari nel settore della cultura e del fashion, per lo sviluppo e rilancio dei media - di pubblicazioni cartacee, piattaforme online ed identità visive. Grazie alla nostra piccola publishing house cerchiamo di aiutare lo sviluppo di emergenti designer, artisti e fotografi con la realizzazione e pubblicazione di libri e cataloghi.

Abbiamo già visto tutto o è ancora importante continuare ad aggiornarsi in questo ambito?

Credo che oggi viviamo nel mezzo di un’evoluzione della 'rivoluzione digitale', in una sorta di transizione tecnologica e aggiornarsi sta divenendo più che un atteggiamento esplorativo, una tecnica di sopravvivenza. Aggiornarsi è acquisire nuove conoscenze e di conseguenza perfezionarsi nella nostra crescita umana e professionale. Continuare a imparare ci consente di sviluppare un maggiore valore aggiunto, accrescere la nostra unicità e diventare difficilmente sostituibili.

Parlando di prospettive future, quali sono le tendenze che vedi emergere oggi nel Graphic Design?

Credo che il design stia evolvendo verso una realtà sempre più immersiva e interattiva. Ad esempio, i siti web stanno diventando sempre più coinvolgenti, offrendo esperienze che spingono gli utenti all'azione attraverso la piattaforma stessa. Si utilizzano sempre più animazioni, video interattivi ed elementi 3D, spesso integrati con l'intelligenza artificiale e la realtà aumentata. Sia da un punto di vista digitale che editoriale, ci si sta proiettando in una realtà più inclusiva. I siti sono progettati con un approccio minimal 'flat', facilmente accessibile e intuitivo che mira aduna fluida esperienza nella navigazione indipendentemente dal target di riferimento. Dal punto di vista editoriale, soprattutto nel settore della moda, riviste come 'FC Style', curata dall'agenzia per cui lavoro attualmente, stanno adottando la filosofia della 'diversity', incrementando l'inclusione grazie alla scelta di modelli transgender, 'silver', di diverse etnie e con disabilità.

Quali consigli daresti agli studenti attuali che aspirano a una carriera nel Graphic Design?

Il consiglio che darei è di essere curiosi, esplorare con apertura, senza pregiudizio, lavorare con amore e non mollare mai!

 

Federica Habara rappresenta un esempio felice di come una formazione specializzata possa aprire le porte anche a una carriera internazionale nel Graphic Design. La formazione, come sottolinea Federica, è fondamentale non solo per acquisire competenze tecniche, ma anche per sviluppare una mentalità aperta e flessibile.
Per chi desidera approfondire ulteriormente e sviluppare le proprie competenze, il Master in Graphic Design di IED Roma rappresenta un'opportunità concreta per prepararsi al meglio e affrontare con successo il mondo del lavoro.

 

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