Arriva - e non solo in edicola - #AvvenireDonnePerlaPace, progetto lanciato dal quotidiano Avvenire per sostenere e dare voce alle donne impegnate nei processi di pacificazione in tutto il mondo.
Data
08 marzo 2024
Arriva - e non solo in edicola - #AvvenireDonnePerlaPace, progetto lanciato dal quotidiano Avvenire per sostenere e dare voce alle donne impegnate nei processi di pacificazione in tutto il mondo.
IED è partner dell’iniziativa, che dall’8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, e per tutto l’anno da voce a decine di donne: Premi Nobel per la pace come l’iraniana Shirin Ebadi, la yazida Nadia Murad, la filippina-americana Maria Ressa, mediatrici di fama internazionale come la ruandese Godeliève Mukasarasi, la nordirlandese Monica McWilliams o la serba Natasa Kandic.
Tra le pagine del quotidiano ci sono le illustrazioni e gli artwork realizzati dalle studentesse di Illustrazione e Animazione IED Roma. Accompagnano le interviste a queste donne, che hanno raccontato ad Avvenire la loro storia personale e il percorso (pubblico e privato) che le ha condotte verso l’impegno per la pace. I lavori IED, pubblicati anche sui canali social del quotidiano, sono stati supervisionati da Max Giovagnoli, coordinatore IED Roma Arti Visive. Le prime due illustrazioni pubblicate saranno a cura di due alumnae, Gaia Magnini e Marta Stabile.
Il progetto da voce e sostegno concreto alle donne impegnate in processi di pacificazione in tutto il mondo anche attraverso un’iniziativa legislativa europea per le donne nei negoziati di pace e una raccolta fondi. La prima, grazie alla collaborazione scientifica con l’Università Cattolica, che ha dato vita a una petizione inviata al Parlamento Europeo, per chiedere alle istituzioni comunitarie di adoperarsi per l’implementazione dell’Agenda Donne Pace e Sicurezza. Nonostante le donne siano colpite in maniera sproporzionata da conflitti e da crisi umanitarie, infatti, restano ai margini dei tavoli decisionali. Questo priva colpevolmente le trattative di pace della rappresentanza di metà della popolazione, dei suoi bisogni ed esigenze. Eppure le donne, come emergerà dalle interviste alle protagoniste e dalle analisi di esperti ed ambasciatori, costruiscono spesso la pace nel loro quotidiano, facilitano il dialogo e la resilienza nelle proprie comunità.
La raccolta fondi, invece ha l’obiettivo di finanziare un’iniziativa presso la scuola primaria di Neve Shalom Wahat al-Salam, l’unica in Israele dove gli allievi sono metà israeliani e metà palestinesi e si insegna nelle due lingue.
*IMMAGINE IN EVIDENZA: Shirin Ebadi, ILLUSTRAZIONE DI GAIA MAGNINI