Nella moda di alta gamma, l'artigianato ha un ruolo strategico. Importanza di conservare il patrimonio culturale, e valorizzare l'artigianato per creare brand di lusso.
Data
29 ottobre 2015
Nella moda di alta gamma, l'artigianato ha un ruolo strategico. Importanza di conservare il patrimonio culturale, e valorizzare l'artigianato per creare brand di lusso.
La maestria artigianale rappresenta un concetto più che mai richiesto e aumenta considerevolmente l’aumento del fascino di questo valore nella società moderna (Campbell, 2014), soprattutto nel mercato moda di alta gamma. I metodi artigianali tradizionali sembrano giocare un ruolo strategico all’interno dei corsi accademici e nella ricerca nell’area del fashion design contemporaneo, stabilendo nuove relazioni tra materie teoriche e alcune pratiche artigianali di fascia alta.
Spesso, gli studenti mostrano una mancanza di informazioni su ciò che quelle pratiche artigianali sono davvero e, soprattutto, su ciò che ne costituisce il valore.
Il Craft Council, sostenuto dal governo britannico, sta attualmente discutendo su come evitare la scomparsa delle competenze e delle tradizioni artigianali. L’obiettivo è quello di trovare il modo migliore per sostenere strumenti per lo sviluppo dell’artigianato, così come il design e l’innovazione nei mestieri d’arte.
Lo storytelling sugli aspetti materiali e immateriali di un oggetto artigianale è ciò che l’artigianato rappresenta nelle società occidentali di oggi. I produttori comprendono la necessità di acquisire un nuovi valori di acquisto nel mercato globale.
Perché un oggetto artigianale non è adeguatamente valutato e qual è la storia che esso racchiude? Questo paradigma rafforza la realtà che l’artigianalità non rappresenta un valore solo in quanto processo di produzione, ma anche attraverso il messaggio e la storia che porta l’artefatto in sé, in relazione agli stili di vita contemporanei e ai gusti dei consumatori.
La produzione di comparti moda italiani è costituita da un sistema di PMI che hanno subito profonde trasformazioni in vari aspetti, in particolare nella contaminazione progressiva tra innovazione tecnologica e processi artigianali tradizionali in evoluzione, esempi di “artigianato avanzato“.
I processi di formazione contemporanei in Fashion Design e Comunicazione di Moda in Italia si devono quindi inserire in tale rapporto sinergico.
Basare un processo educativo e di ricerca sul ricco sistema della produzione Moda made in Italy offre agli studenti la grande opportunità di coprire il gap di valori e conoscenza di ciò che rende un processo artigianale di valore, spesso unico, e quindi con alto valore di mercato.
Altro importante aspetto dell’interazione tra processi formativi e di ricerca e distretti dell’alto artigianato, riguarda la creazione di memorie dei processi produttivi, di archivi di sapere che possano servire a conservare nel tempo le maestrie artigianali.
La creazione di archivi di saperi dei distretti produttivi di alta gamma può fungere da bacino di riferimento sia per i fashion designer sia per la creazione di strategie di comunicazione che puntano alla definizione di nuovi e innovativi brand e product positioning sul mercato globale. L’archivio rappresenta quindi il cuore del sapere, un bacino di riferimenti unici spesso racchiusi negli spazi della produzione, altre volte, in parte, condivisi per permettere al consumatore o utente esterno di accedere ai bacini di saper fare.
BIOGRAFIA – Gabriele Goretti
Architetto, designer, ricercatore nel settore fashion design strategy e prodotto di alta gamma. Senior researcher presso laboratori congiunti Università-Impresa.
PhD in Industrial Design, la sua ricerca si concentra sulle relazioni che intercorrono tra strategie design e processi manifatturieri avanzati. Si occupa inoltre di trasferimento di valori del prodotto al consumatore finale attraverso innovazione design-driven, innovazione tecnologica e tracciabilità. È stato Coordinatore dei Corsi di IED Moda Firenze.