I gioielli in pelle microbica dell'ex studentessa diplomata a luglio 2018 conquistano la giuria dell'INTERNATIONAL ARTEFACT INNOVATION AWARD.
Data
10 giugno 2019
I gioielli in pelle microbica dell'ex studentessa diplomata a luglio 2018 conquistano la giuria dell'INTERNATIONAL ARTEFACT INNOVATION AWARD.
E’ IED Milano, con il progetto di tesi di Beatrice Marini – “Invisible Made Visible” – ad aggiudicarsi il premio Materials & Embellishments, una delle tre categorie in cui si suddivideva quest’anno l’INTERNATIONAL ARTEFACT INNOVATION AWARD, nel contesto di London Graduate Fashion Week 2019.
A conquistare la giuria del premio promosso da Crisden, azienda di accessori di lusso, è stata l’innovatività e l’originalità del progetto con cui Beatrice Marini si è diplomata lo scorso anno.
Invisible made visible è una collezione di spille che – a partire dal materiale usato per la sua estetica – vuole dimostrare che tutti bisogno di relazioni: come gli esseri più evoluti, anche i micro-organismi hanno lo stesso bisogno. Un progetto di gioielleria contemporanea che implica l’uso di un materiale totalmente sostenibile, chiamato PELLE MICROBICA, prodotta dalla simbiosi tra batteri e lieviti (funghi). Una mistura di acqua e zucchero, in presenza di ossigeno, dà loro le giuste condizioni per crescere e dopo un periodo di coltivazione dei microorganismi e di fermentazione il risultato è una sostanza spugnosa e scivolosa, che una volta essiccata e trattata per renderla impermeabile somiglia alla pelle umana.
Da qui la collezione di spille create con l’impiego – accanto alla pelle microbica – di tessuti (seta o nylon) e metalli preziosi, oltre che di processi di placcatura.
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