Data

06 dicembre 2024

Il contributo del Master IED in Fashion Design al progetto in memoria della storica maison Finzi, perseguitata per ragioni razziali dal regime nazifascista.

Il bozzetto dell'ultimo abito da sera lasciato dalla maison Finzi prima delle persecuzioni, ritrovato negli archivi della Biblioteca Braidense, ha preso forma in un abito in taffetà bordeaux realizzato all'interno del Master in Fashion Design, omaggio a una eccellenza milanese la cui storia è stata spezzata dal regime. E' Il filo spezzato, progetto ideato da Marta Nava e Guido Lo Pinto, cui IED ha preso parte insieme ai promotori ANPI e Associazione Figli della Shoah, con il contributo di Fondazione Cariplo e il sostegno del Comune di Milano - “Milano è Memoria”.

Nell'immagine la dedica apposta sull'abito rivolta a Silvano Finzi, erede superstite della maison: perchè il tempo ci trovi sempre uniti.

La memoria è un patrimonio fondamentale per costruire comunità coese e consapevoli e la moda, con il suo ruolo identitario, può svolgere un compito chiave nel creare spazi e narrazioni che raccontano il passato e lo rendono vivo – commenta Danilo Venturi, Direttore IED Milano.- Il contribuito all’iniziativa Il Filo Spezzato si colloca in continuità con una serie di progetti realizzati negli anni in IED per trasmettere, soprattutto alle nuove generazioni, i valori e l’importanza della memoria. Design e moda sono molto più che estetica: possono essere un atto di responsabilità sociale”.

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