Quest’anno il Camp è stato espressione di due opportunità al servizio dei giovani designer: l’accoglienza gratuita e l’esperienza del public program Designing Togetherness incentrato sullo stare e fare insieme
Data
15 aprile 2025
Quest’anno il Camp è stato espressione di due opportunità al servizio dei giovani designer: l’accoglienza gratuita e l’esperienza del public program Designing Togetherness incentrato sullo stare e fare insieme
The Glitch Camp - il campeggio urbano gratuito progettato da IED per gli studenti di tutto il mondo a Milano durante la Design Week - chiude le porte della seconda edizione. Circa 400 i glitcher hanno pernottato dal 7 al 13 aprile nel Centro Sportivo “Enrico Cappelli” di Milanosport SSD S.p.A. Il 65% di loro sono studenti internazionali, difatti, sono 45 le nazionalità che si sono mescolate nei giorni di Camp, fra studenti stranieri che studiano in Italia o che provengono dall’estero. Fra i Paesi di provenienza, per citarne alcuni, vi erano: Lettonia, Lituania, Spagna, Israele, Georgia, Francia, Portogallo, Germania; oltre agli studenti delle sede IED in Italia, Spagna e Brasile.
The Glitch Camp non è stato solo un’occasione di connessione per la community di studenti internazionali, ma anche un modo per creare connessioni fra soggetti culturali del Fuorisalone. Grazie alla partnership culturale con BASE, The Glitch Camp ha accolto giovani designer sulla terrazza del Centro Culturale in Via Tortona realizzato da Parasite 2.0.
The Glitch Camp ha risposto inoltre all’obiettivo di garantire ospitalità a ridotto impatto ambientale e circolarità dei prodotti utilizzati. L’edizione del 2025 è stata realizzata con il supporto di Piano B, agenzia impegnata attivamente nella riduzione dell'impatto ambientale degli eventi attraverso lo sviluppo di nuova creatività e di una produzione sostenibile. ll materiale IKEA, una volta chiuso The Glitch Camp, sarà in parte devoluto a Fondazione Opera Cardinal Ferrari Onlus, che offre servizi in aiuto a persone in grave emarginazione.
“Con la seconda edizione di The Glitch Camp, IED ribadisce la centralità del ruolo del Design come strumento anche al servizio del bene comune – ha dichiarato Riccardo Balbo, Chief Academic Officer Gruppo IED. I nostri studenti e la faculty dei corsi DesignXCommons hanno progettato Design Togetherness, un programma di attività e riflessioni sulle relazioni tra individuo, società e spazio. Il campeggio e il nuovo public program, aperto anche alla città, sono risposte che IED DesignXCommons e la Fondazione Francesco Morelli propongono per la Milano Design Week: la capacità di accogliere i giovani designer durante la MDW, ridurre le distanze con il mondo rendendolo raggiungibile, combattere l’isolamento attraverso l’incontro reale con altri studenti, provenienti da tutto il mondo. Questo è il compito della Scuola, creare connessioni”.
Da una proposta della Fondazione Francesco Morelli, fondata per valorizzare il design come leva di crescita sociale e proprietaria del Gruppo IED, nasce invece il programma Designing Togetherness progettato dalla Scuola dei Master of Arts di IED Milano, che ha guidato gli studenti attraverso una riflessione sulla qualità e il tempo delle interazioni spontanee attraverso workshops, talks e convivial activities.Il programma verteva sul progettare relazioni e nuovi scambi per immaginare un futuro basato sullo stare e sul fare insieme, includendo come parte fondante aspetti conviviali e ricreativi, rafforzando la necessità attuale, sociale e relazionale dello stare bene.
IED ha integrato la possibilità di campeggio gratuito con il public program Designing Togetherness, il palinsesto di eventi e workshop aperti al pubblico, realizzato per far vivere un’esperienza piena e culturalmente stimolante al The Glitch Camp. Da qui è nata la progettazione della fanzine Fregüj prodotta degli studenti del Diploma Accademico di II Livello in Visual Communication e distribuita ai campeggiatori quotidianamente.
Fregüj - che in dialetto milanese significa “briciole” - è il nome scelto per evidenziare la relazione con il pane, primo soggetto attorno a cui si può costruire un senso collettivo di convivialità e simbolo trasversale di inclusività, condivisione, cultura globale. Il titolo rimandava alla curatela dei contenuti del giornale, scelti tra le migliaia di eventi della MDW, perché portatori degli stessi valori inclusivi e conviviali di The Glitch Camp. Inoltre, durante la settimana, gli studenti stessi sono stati coinvolti nelle attività culturali che si tenevano nel campeggio, diventando i reporter del Camp.
Infine, ogni mattina, l’artigiano del pane Yan de Guardia di In Levain We Trust membro del Madre Project promosso da Terzo Paesaggio, preparava diversi tipi di pane per la colazione, come simbolo di comunione e comunità.
Per maggiori informazioni clicca qui.
Con il supporto di: Fondazione Francesco Morelli
Main sponsor: IKEA Italia
Premium partner: Bosch
The Glitch Camp is powered by Ferrino
Partner di produzione: Piano B
Media partner: Fuorisalone.it
Partner culturale: BASE Milano
Sponsor: Ferrarini, Eroica
Si ringraziano: Target Color, Uniqlo, Wami
Sono state installate un totale di 60 tende nel campo da calcio
Yan de Guardia di In Levain we Trust
Studenti che leggono il fanzine quotidiano Fregüj