Le professioni dell'Arte Contemporanea
Scopri il progetto NOT AN ARTIST
NOT AN ARTIST è un progetto di ricerca condotto da IED - Istituto Europeo di Design e da Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” di Como, che coinvolge professionisti del panorama artistico e culturale contemporaneo.
L'obiettivo del progetto è promuovere il dialogo e il confronto intorno a tutte le figure professionali collaterali a quelle dell'artista e del designer, che li accompagnano, guidano e completano nel loro percorso professionale.
Il progetto mira anche a delineare il labile confine tra le discipline artistiche e quelle del design.
La ricerca di NOT AN ARTIST inizia identificando i diversi professionisti coinvolti e chiedendo loro una visione sul presente e sul futuro della loro professione. Cosa significa essere un NOT AN ARTIST?
Le figure professionali collaterali a quelle dell’artista che fanno funzionare la complessa macchina del sistema dell’arte sono state coinvolte nel progetto di ricerca “NOT AN ARTIST” che consiste in un dialogo itinerante tra esperti sull’evoluzione delle professioni nel mondo dell’arte con l’obiettivo di aggiornare costantemente l’offerta formativa e il corpo docenti di IED e Accademia Galli per un’esperienza formativa il più possibile mirata a tutti coloro che intendono intraprendere una carriera in ambito artistico e culturale.
NOT AN ARTIST COME PROFESSIONISTA:
Scopri le professioni dell'Arte Contemporanea
Interviews
Curatore, Arts Manager, Museum Educator, Restauratore e Registrar sono alcune delle professioni indagate dal progetto
DI COSA SI OCCUPA UN CURATORE?
Daria Filardo - Curatrice indipendente - Firenze / Palermo
Definire la figura del curatore significa definire una figura complessa. A partire dagli anni ‘90, siamo stati inevitabilmente coinvolti in quella che è stata definita “Curatorial turn", una svolta che ha portato, tra le altre cose, all’introduzione ufficiale del termine curatore e del verbo ad esso associato, curare, anche al di fuori del linguaggio artistico.
I musei, gli enti artistici e le gallerie hanno quindi accolto questo cambiamento in modi diversi, ricercando, in particolare, profili specifici, passando così dal curatore che aveva il ruolo principale e, forse, più tradizionale di organizzare mostre, a curatori di iniziative educative, gestori di collezioni, curatori d’archivio, galleristi, specialisti di artist liaisons, coordinatori di programmi VP...e la lista potrebbe continuare. Oggi il curatore è un creatore di conoscenza, una figura chiave all’interno della nostra società contemporanea, che interpreta la realtà e le sue complessità creando “organismi di conoscenza” che possono assumere diverse forme, come le mostre, organismi complessi formati da tensioni multiple, o produrre diverse tipologie di narrazione. I curatori possono quindi creare iniziative educative per approfondire il linguaggio visivo degli artisti o organizzare progetti partecipativi che coinvolgono diversi gruppi sociali e realtà complesse. Essere curatore oggi significa lavorare a filo diretto con artisti, pensatori, manager culturali. Significa impegnarsi, scendere a compromessi e proporre
una nuova forma di costruzione visiva e discorsiva della realtà.
DI COSA SI OCCUPA UN ARTS MANAGER?
Francesco Dobrovich - Arts Manager e direttore creativo Videocittà - Roma
Negli ultimi vent'anni, le istituzioni pubbliche hanno aumentato il proprio investimento nella cultura.
Arte, design, moda e audiovisivi sono oggi considerati strumenti di crescita economica e sociale. Città e territori stanno affermando la propria identità attraverso attività culturali che li valorizzano.
Allo stesso tempo, le aziende legano il proprio marchio agli interventi culturali, con la necessità di creare contenuti con cui comunicare i valori del proprio brand. La complessità della cultura e del sistema di comunicazione contemporaneo richiedono quindi manager competenti, in grado di gestire sia il progresso tecnologico - che suggerisce nuove metriche di narrazione - sia le diverse fasi di gestione di progetti creativi complessi.
DI COSA SI OCCUPA UN EDUCATORE MUSEALE?
Martino Margheri Responsabile attività educative Fondazione Palazzo Strozzi - Firenze
Lavorare nei musei e nelle mostre d'arte rappresenta un privilegio e una sfida allo stesso tempo. I musei infatti sono impegnati a diffondere il contenuto del proprio patrimonio artistico e a renderlo fruibile a pubblici diversi – oltre a conservare, esporre e archiviare le opere d'arte. Partecipazione, coinvolgimento, accessibilità e inclusione sono alcune delle parole chiave per progettare programmi ed esperienze educative nei musei. I professionisti del settore padroneggiano metodi di insegnamento, strategie di coinvolgimento del pubblico, know-how di progettazione dell'esperienza e capacità di mediazione.
Le mostre offrono inoltre l'opportunità di ampliare il campo della conoscenza verso molteplici direzioni: storica, politica, materiale. La maggior parte delle volte l'arte tace, quindi parlare, condividere e presentare l'arte così come progettare programmi pubblici rappresentano un aspetto predominante in questa professione.
DI COSA SI OCCUPA UN REGISTRAR?
Sandra Divari - Registrar Collezione Peggy Guggenheim - Venezia
Quello del Registrar è un ruolo oscuro, che persino i frequentatori più assidui di musei potrebbero non conoscere e che comprende diverse responsabilità. Si tratta di una professione che varia a seconda della dimensione, della storia e della missione del museo. Esistono Registrar di collezioni permanenti e di mostre temporanee. I Registrar si occupano dello spostamento delle opere d’arte e tengono traccia della loro collocazione. Organizzano e coordinano il trasferimento in sicurezza di opere d’arte in prestito ad altri musei, curando anche il trasporto, la sicurezza e gli aspetti assicurativi. Possono inoltre accompagnare l’opera e supervisionarne l’installazione presso il museo a cui è stata prestata. Forniscono assistenza per il completamento dei condition report e producono la documentazione necessaria per le acquisizioni.
DI COSA SI OCCUPA UN CONSERVATORE/RESTAURATORE?
Federica Colombani - Restauratrice - Como
Essere restauratore significa preservare le opere d’arte per il futuro, rispettando i materiali che le compongono e il passare del tempo. È una professione che spesso implica un lavoro di ricerca, per stabilire quale sia l’intervento migliore da effettuare, senza alterare in alcun modo i materiali originali. Ci sono però anche molte altre attività che rientrano in questo ruolo, come esaminare, studiare e trattare le opere d'arte, eseguire trattamenti di conservazione ai più alti standard, sviluppare e mantenere i criteri di conservazione, manipolazione, installazione, imballaggio e trasporto di opere d'arte, collaborare con scienziati, colleghi di dipartimento e altri su progetti complessi, pubblicare e presentare ricerche su nuovi materiali e solventi ecologici che hanno un minore impatto ambientale e sono meno tossici per l'operatore,
fornire consulenza a curatori e altri membri del personale su qualsiasi problema tecnico relativo a potenziali acquisizioni e collezioni attuali.
I restauratori e i conservatori passano solitamente il loro tempo maneggiando opere d’arte in un museo o ripulendole o riparandole in un laboratorio.
Il significato attribuito ai concetti di “restauro” e “conservazione” si è evoluto nel tempo e cambia continuamente sotto l’influenza dei complessi rapporti con questioni artistiche, sociali, filosofiche e storiche.
Eventi ed Exhibitions
Nell’ambito di eventi internazionali e partnership con istituzioni di prestigio, abbiamo invitato i protagonisti del mondo culturale a condividere la loro esperienza personale, presentando esempi pratici, case studies e best practices che possano arricchire il dibattito e fornire ai partecipanti una panoramica delle future opportunità professionali in ambito artistico e culturale. Abbiamo anche organizzato progetti ed exhibitions per esplorare il labile confine tra l'arte e le discipline della creatività.
Che cosa significa essere un NOT AN ARTIST?
Qual è il ruolo delle istituzioni e dei vari protagonisti in questo contesto mutevole?
Dove si colloca il confine tra arte e design? Tra arte e moda?
Gli eventi e le exhibitions hanno dato risposta a queste e ad altre domande.
GLI STUDENTI DEI CORSI D’ARTE DI IED HANNO COLLABORATO CON PROFESSIONISTI DELLE SEGUENTI ISTITUZIONI E GALLERIE:
Fondazione Pinault - Fondazione La Biennale di Venezia Peggy Guggenheim Collection - Aurora Museum - Fondazione Prada - MoCP Museum of Contemporary Photography - Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia - La Quadriennale di Roma - MUVE Fondazione Musei Civici Venezia - Istanbul Museum of Modern Art - Courtauld Institute of Art - Centro Pecci per l’Arte Contemporanea - Galleria d’Arte Moderna di Roma - Fondazione Palazzo Strozzi - MART Museo d’Arte Contemporanea di Trento e Rovereto - Christie’s - Bologna Artefiera - Ikon Gallery - Alberta Pane Gallery - Manifattura Tabacchi - Fondazione Querini Stampalia - MAXXI - MUSE Factory of Projects - DRAF David Roberts Art Foundation Limited - Associazione Arte Continua/Galleria Continua
Highlights
The Tilt of Time
In programma a IED Firenze dal 27 ottobre al 30 novembre 2023, The Tilt of Time è una mostra collettiva organizzata da IED e Fondazione Palazzo Strozzi che esplora la natura multiforme del tempo attraverso le opere di sette artisti.
Un talk esclusivo con Formafantasma inaugura la partnership tra IED e Centro Pecci
Studenti, studentesse e docenti di IED Firenze hanno avuto l'opportunità di visitare in anteprima "Eccentrica", la collezione permanente del Centro Pecci incontrando Formafantasma che hanno firmato il progetto di allestimento
In the between: collective discussion on Creolisation
Il final work del Master in Arts Managment è un evento che propone al visitatore un’innovativa e coinvolgente esperienza per esplorare l’intersezione tra creatività e cultura, ospitato dalla Galleria Nazionale di Roma
Masterclass con Cecilia Alemani: Un viaggio attraverso "Il Latte dei Sogni"
Nell'ambito delle attività del Master in Curatorial Practice di IED Firenze, Cecilia Alemani terrà una Masterclass per la comunità IED
IED E FONDAZIONE MERZ PROMUOVONO ART WORKERS
Dalla collaborazione tra IED e Fondazione Merz nasce il ciclo di incontri che riflette su curatela, professioni tecniche e comunicazione nel mondo dell’arte, attraverso il racconto di professionalità diverse e multiformi