Data
16 giugno 2020
Il Master in Museum Experience Design (in partenza a novembre 2020) fornisce competenze specifiche legate ai temi del design museale, della comunicazione in ambito culturale, della mediazione e di tecniche comunicative e di apprendimento legate alla promozione e fruizione del patrimonio artistico.
Abbiamo intervistato la coordinatrice del corso Valentina Gensini storica dell’arte e curatrice. Tra i numerosissimi incarichi, ha lavorato in Sovrintendenza presso La Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, è stata consulente per la Fondazione Palazzo Strozzi, dove ha co-curato Green Platform. Arte Ecologia Sostenibilità (CCCS, 2009). Ha inoltre fondato e diretto il Museo Novecento (2014-2017) e Le Murate. Progetti Arte Contemporanea (2014-2019), che dal 2019 dirige con il nuovo progetto Murate Art District.
Che tipo di professioni lavorano oggi nel museo contemporaneo?
Il museo contemporaneo prevede un lavoro in team con molte abilità: il curatore che, dopo aver concepito il progetto museologico tradotto dal museografo in progetto allestitivo, immagina percorsi museali tra storytelling e percorso didattico- scientifico; l’educatore o mediatore, che immagina percorsi di attraversamento e lettura delle collezioni e delle mostre temporanee per specifici e diversi target di pubblico; storici dell’arte e restauratori, che studiano le collezioni e se ne prendono cura; fino ai designer che immaginano tutta la comunicazione, al logo agli aspetti legati alle didascalie e ai pannelli, fino alla comunicazione non verbale. Il team destinato ai social media è oggi molto importante, perché veicola l’immagine del museo tra i giovani, e anche l’uso delle tecnologie all’interno del percorso museale richiede sempre maggior attenzione.
Museum Experience: come sta cambiando nel mondo contemporaneo?
L’esperienza del museo è oggi radicalmente diversa: dopo l’era del museo tempio, dedicato ad una visita ‘’religiosa’’ da consumare in silenzio, per un pubblico colto; dopo la proposta del museo forum, che è arrivato a dissimulare la stessa permeabilità dei centri commerciali quale centro di aggregazione iper-accessibile, oggi il museo si interroga sulla propria funzione con grande capacità di messa in discussione. La partecipazione al dibattito internazionale coinvolge comunità di esperti multidisciplinari che puntano ad un museo capace di mantenere l’aura di un luogo unico e allo stesso tempo di coinvolgere pubblici sempre più ampi e vari, provenienti da ogni parte del globo e dunque assai diversi per aspettative, presupposti culturali, di genere, generazionali. La grande sfida del museo moderno è non solo essere aperto e accessibile, ma rendersi leggibile dalla comunità internazionale, e dunque capace di parlare a tutti, in modo diverso e con percorsi e proposte destinati a target specifici.
Perché formarsi sui musei a Firenze?
Firenze è la città al mondo con il maggior numero di musei: musei di arte, di scienza; musei statali, civici e universitari; di collezioni religiose o patrizie raccolte in secoli di storia e di passione per la raccolta di oggetti d’arte e di scienza, meraviglie naturali e artificiali. La stessa città, con la sua grande area centrale protetta dall’Unesco, si presenta come un museo a cielo aperto capace di grande suggestione.
La museologia contemporanea ci porta a rileggere questo immenso patrimonio cittadino con occhi diversi, attenti ad un pubblico molto vasto ed eterogeneo. Firenze dunque tiene insieme le raccolte più significative al mondo, e allo stesso tempo ospita figure importanti di direttori e curatori internazionali, che compiono quotidianamente ricerca nel settore. La comunità internazionale che vive e studia a Firenze, con oltre 45 università straniere, offre un contributo importante alla ricerca e alla discussione scientifica. Per questo motivo Firenze è uno dei luoghi più intensi al mondo dove studiare i musei: ne troverete di ogni tipo e incontrerete alti profili professionali che da tutto il mondo vengono in questa città.
Cosa offre questo master rispetto ad altre esperienze di formazione?
Il Master prevede una formazione a tutto tondo sulle figure che lavorano nel museo allo scopo di creare un dialogo aperto e coinvolgente con il pubblico. Il percorso intrapreso in IED, con i massimi esperti del settore, porterà gli studenti ad una formazione con professionisti di alto livello, che oltre alla parte teorica porteranno un continuo e costante confronto con metodologie operative e casi studio, introducendo gli studenti al mondo reale dei musei, nei termini più operativi. Il Final Project, infine, porterà allo studio e alla realizzazione di una concreta proposta di valorizzazione destinata ad una importante istituzione museale fiorentina.