Data

07 febbraio 2018

Future Nomad: esplorando il design abitativo del futuro attraverso la realtà virtuale e la co-progettazione partecipativa. Un laboratorio di idee che trasforma le domande in soluzioni innovative.

Future Nomad è il progetto ideato e curato da Francesco Pusterla, coordinatore del corso di Furniture Design, e presentato dall’Accademia di Belle Arti Aldo Galli - IED Como per la mostra 999 Una collezione di domande sull’abitare contemporaneo, in corso alla Triennale di Milano.

Dal 12 gennaio al 2 aprile 2018 la Triennale di Milano presenta la mostra ideata e curata da Stefano Mirti che propone 999 domande sull’abitare contemporaneo. Questo progetto espositivo parte da una lista di interrogativi sui luoghi del nostro vivere, per raccontare l’abitazione come non l’abbiamo mai vista prima.

La mostra costituisce una grande indagine sui concetti di casa e di abitare, sul senso di dimora, a cavallo tra il mondo fisico e quello digitale. Rappresenta un viaggio attraverso i nuovi immaginari che trasformano le nostre esistenze. Si tratta di una mostra inedita, ampia, collaborativa e mutante, che evolve in funzione del tempo e dello spazio.

L’esposizione è stata sviluppata grazie a una rete di oltre cinquanta co-curatori provenienti da vari ambiti, con competenze e passioni oltremodo diversificate.

Come e chi progetterà la casa del futuro?

Tra le 999 domande questa è quella posta da IED Como. La realtà virtuale ci offre un nuovo modo intuitivo per progettare in 3D e Future Nomad è il laboratorio in cui si sperimenta un nuovo modo di progettare oggetti di design. Durante la mostra “999. Una collezione di domande sull’abitare contemporaneo” è possibile realizzare oggetti virtuali completamente in realtà aumentata.

Il laboratorio consente la co-progettazione di oggetti e di ambienti utilizzando due visori di realtà virtuale: uno per il progettista e l’altro per il visitatore. I lavori vengono quindi salvati e condivisi in un catalogo online che comprende tutti gli spazi co-progettati da studenti, visitatori, architetti e designer invitati a partecipare al laboratorio di progettazione durante la mostra. Gli oggetti vengono inoltre inseriti in un appartamento virtuale.

Questa mostra generativa non è soltanto un’esposizione di oggetti, ma è soprattutto una community di persone che pone domande alle quali (forse) cercare di dare delle risposte. Chi meglio degli studenti è in grado di sollevare questioni, sviluppare un pensiero critico, giocare, immaginare e riconvertire le regole, ma soprattutto di (non) trovare risposte? Per questo Future Nomad si trasforma, di settimana in settimana, in workshop pensati per studenti e per designer (ma non solo!).

Gli eventi di “999” possono essere di due tipi: eventi continuativi e best event. Il laboratorio di Future Nomad è presente presso la mostra tutti i sabati, ma il calendario si arricchisce ogni settimana di best event che collegano la realtà virtuale a campi quali il design, il restauro, la moda, la comunicazione...

Il primo evento in programma, sabato 3 febbraio, è stato Social Virtual Reality, nel corso del quale si è avuta la possibilità di socializzare in un ambiente in realtà virtuale. All’interno di un salotto virtuale è stato possibile collaborare, disegnare, giocare, comunicare con i visitatori della mostra e con chiunque si è collegato via web. Ogni visitatore ha inoltre avuto la possibilità di scattare un virtual selfie, che è andato ad arricchire il guest book di Future Nomad.

 

Autore: Michele Mandaglio

Potrebbe interessarti anche: