Difficile irregimentare l’opera “There Are No Edges” assegnandole un genere, perché – come dichiara essa stessa – non ha confini, non ha steccati, non ha bordi precostituiti. Della fluidità racconta, e della fluidità vive. Racconta di un mondo, esterno ed interno, libero da categorie e forte di questa libertà, e lo fa con una forza ed un’eleganza visiva che nessun genere potrebbe avocare a sé.