Anno accademico
2022-23
In un'epoca caratterizzata dalla frenesia e dalla velocità, la scelta di adottare una fotografia estremamente lenta si traduce in un'immersione profonda e dilatata nel tempo. Questa lentezza diventa elemento mediatore attraverso il quale l'autore riesce a catturare il clima letargico e riflessivo del suo soggetto, dando vita a un'esperienza visiva che si discosta drasticamente dalla rapidità con cui solitamente percepiamo il mondo.
Lo studente del terzo anno del corso Triennale in Fotografia di IED Milano ha creato un progetto in due atti: un libro autoriale e una mostra.
Il book, inteso come primo atto, è un racconto visivo che raccoglie suggestioni, volti, forme, colori della realità contingente. Un totale di 105 immagini, un mix tra ritratto e still life, tra piccolo e medio formato, tra scenari initmi e inesplorati. Non vi è alcuna struttura narrativa organica, la storia narrata è un frammento di una complessità molto più vasta, non vi è un inizio ne una fine, ma solo un flusso senza crismi narrativi.
La mostra è stata organizzata nello spazio Martin il 14, 15 e 16 di Aprile del 2023 e ha raccontato un’antologia di resti, macerie fittizie, anomale, intime e marginali. Un percorso íntimo, simbolico, metaforico, fatto di suggestioni e rimandi, ove il gioco linguistico della commistione di toni ne diventa protagonista assoluto. Questo secondo atto è materico, un incendio mentale che diventa organico, attraverso il riuso e la ricollocazione di elementi atavici.