Anno accademico

2024/2025

Sarà anche virtuale, ma dopo averla vista nascere e prendere vita giorno dopo giorno, un po’ ci siamo tutti affezionati a lei: Zaya.

Nata da madre cantante statunitense di New Orleans e padre veneziano, Zaya è una figlia d’arte. Fin da bambina si divide tra lo studio del violino e del pianoforte e la passione per lo sport, che le dà quella sensazione di libertà che cerca in ogni aspetto della sua vita. Oggi, il suo nuovo brano "Maschere sull’Acqua" ha travolto il pubblico come una marea, portando con sé un messaggio potente. Zaya non è solo voce e musica: è anche impegno e consapevolezza. Guardando Venezia trasformarsi in un palcoscenico per turisti distratti, incapaci di cogliere la vera essenza della città, ha deciso di trasformare la sua indignazione in arte.

Zaya è il prodotto collettivo del workshop "Estetica Sintetica: creare un cantante virtuale", curato da Benedetto Battipede per IED Factory 2025 e realizzato da studentesse e studenti dei corsi di Illustrazione e Animazione, Product Design, CG Animation, Fashion Design, Interior Design e Sound Design.

"Maschere sull’Acqua" è una critica al turismo "mordi e fuggi", alle folle anonime che attraversano le calli senza mai fermarsi davvero, senza mai inviare quelle cartoline che tanto amano scattare. È la voce di una città che soffre, raccontata attraverso la sensibilità di un’artista che non esiste e che, eppure, parla, canta, e si fa ascoltare. Un esperimento, un gioco, un’esplorazione delle possibilità creative dell’intelligenza artificiale. Ma soprattutto, una riflessione su cosa significa essere un artista nell’era digitale.

Hanno partecipato al workshop: Romano Francesca, Marino Flavio, Chen Xiaotian, Dongmiao Chen, Wu Yitong, Chen Hao, Musha Liu, Chen Xinyue, Gazzetti Lara, Mazza Emilio, De Bartolomei Sara, Guariglia Stefano, Farinelli Viola, Guidi Giulia, Graziani Davide, Russo Claudio, De Vito Stefano, Giacalone Francesco, Vecchi Emanuele, Ilie Alessio, Segneri Andrea, Costa Tommaso, Lucarelli Matteo.