Anno accademico

2023/2024

Una collezione onirica, pensata per la donna ma con alcuni look uomo, un omaggio al notturno, a ciò che prende vita quando si fa buio, in un viaggio per luoghi “improbabili” accompagnato dal ritmo ancestrale circadiano.

La cifra stilistica di Matteo Gagliano è l’artigianalità espressa nel ricamo: il damasco e la lana di pecora grezza - ossia l’interno e l’esterno del cuscino, simbolo del sonno - si fondono a creare giacche, canottiere, gonne. 

Il progetto vuole dunque essere un’ode ai travestimenti notturni, all’intimità della camera da letto e al trasformismo, padrone della notte, dove i contorni sono sbiaditi e le lenzuola diventano abiti; un’ode agli amori che si consumano al buio, alle energie inafferrabili e senza nome, che alle luci dell’alba svaniscono in un ricordo, come la sensualità, che di giorno si nega.