Data

21 Marzo 2024 - 20 Aprile 2024

Orario

10:00 - 19:30

Dove

via Sciesa 4, Milano - Italia

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Fruizione

In presenza

Note

N.B.: Nelle giornate di sabato l'orario è dalle 10:00 alle 15:00

IED è educational partner di Fondazione Cariplo e Gallerie d'Italia Intesa Sanpaolo nel portare a Milano l'exhibition sulla circolarità. L'obiettivo: mostrare, attraverso la Fotografia, come questa sia già realtà in diversi ambiti, anche in Lombardia. Dal 21 marzo al 20 aprile.

Dopo il successo alle Gallerie d’Italia a Torino, le immagini del celebre fotografo Luca Locatelli dedicate alla circolarità arrivano a Milano, come in una naturale prosecuzione, con la mostra The Circle, progetto che mette al centro del dibattito l’economia circolare, nel capoluogo lombardo. Lo promuove Fondazione Cariplo con le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo.

Dal 21 marzo al 20 aprile in IED Milano (via Sciesa 4) saranno esposte – in una installazione che coniuga immagini statiche e in movimento - alcune delle opere di Luca Locatelli già allestite a Torino, con l’aggiunta di diversi inediti del fotografo pavese, vincitore tra le altre cose, nel 2020, della sezione Environment Stories del prestigioso World Press Photo. La direzione artistica dell’esposizione è di Sara Guerrini, Photo Editor, e Carlotta Cattaneo, Coordinatrice del Corso Triennale in Fotografia di IED Milano.

La mostra, a ingresso libero, è visitabile gratuitamente dal lunedì al venerdì, ore 10.00-19.30, sabato ore 10.00-15.00 (esclusi i giorni tra il 29 marzo e il 2 aprile).

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Chi è Luca Locatelli

Fotografo e filmmaker, si occupa delle relazioni tra uomo, scienza e tecnologia e ambiente. Da oltre 10 anni la sua ricerca principale consiste nell'esplorare e documentare le soluzioni più promettenti per affrontare la crisi climatica del XXI secolo. L'obiettivo del suo lavoro è quello di aprire un dibattito sullo sviluppo sostenibile del nostro futuro. Luca, fotografo del National Geographic Magazine, collabora con media internazionali come il New York Times Magazine, TIME, The New Yorker, Bloomberg, Geo Germany.  Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo come, ad esempio, presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, lo Shanghai Center of Photography e la Somerset House di Londra. Il suo lavoro è stato riconosciuto da premi internazionali tra cui il World Press Photo 2018,2020, il Leica Oskar Barnack Award 2020, il World Photography Organisation 2018,2020,2021.

Cosa si potrà ammirare in mostra

Locatelli ha saputo cogliere, con la sua tecnica, i particolari di 4 progetti sostenuti da Fondazione Cariplo in questi anni nel campo dell’innovazione e dell’economia circolare.

 

·        Nuovo processo di riciclaggio delle sabbie di fonderia. Progetto realizzato dall’Istituto Universitario di Studi Superiori

La produzione di fonderia genera in Italia una produzione di sabbie esauste di oltre 600.000 tonnellate, di cui la metà concentrate in Lombardia. C’è in atto da qualche anno un tentativo di creare un mercato per il riciclo di queste sabbie, che però non riesce a svilupparsi a causa del basso valore aggiunto dei processi di riciclo. Le sabbie vergini usate nelle fonderie sono di qualità molto elevata, con un costo che va dai 40 ai 100 euro per tonnellata e una percentuale di quarzo di minimo il 98%. Si tratta di materiali che sono molto superiori, in termini di qualità, alle sabbie ordinarie, che costano mediamente dai 10 ai 20 euro a tonnellata. Il problema è quindi di valorizzare l'elevata qualità di partenza delle sabbie di fonderia trovando processi di riciclo ad alto valore aggiunto, che stimolino la creazione di un mercato vero e proprio.

·        PHIVER: GLI SCARTI AL SERVIZIO DELLA RICERCA. Progetto dell’Università degli Studi di Pavia

PHYVER è un progetto di ricerca avanzata. Si basa sull'utilizzo di scarti che altrimenti andrebbero buttati. Il progetto sviluppa un innovativo processo di estrazione e valorizzazione di sostanze con proprietà funzionali benefiche per la salute umana e animale, provenienti da materiale di scarto vegetale (frutta e verdura), all’insegna della sostenibilità ambientale e ponendo al centro della sua strategia un modello di economia circolare fortemente incoraggiato dall’Unione Europea. Si lega alla Food Policy lanciata dal Comune di Milano, insieme a Fondazione Cariplo, per creare un sistema alimentare più sostenibile e ha tra gli obiettivi quello di dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030. Tra i vari Hub della città, all’interno del Mercato Ortofrutticolo di Milano è nato l’Hub "Foody Zero Sprechi”, attivato per innovare le modalità di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari e quindi gestire in modo sostenibile anche gli scarti vegetali. L’azione degli Hub di quartiere contro lo spreco alimentare è di recuperare derrate alimentare edibili da destinare alle persone in difficoltà con un network e numerosi attori locali, a questo, il progetto PHYVER aggiunge un anello alla catena circolare utilizzando gli scarti: anche quello che sembrerebbe non poter essere usato invece lo è grazie alla ricerca scientifica.

·        RITESSERE.Progetto del Politecnico di Milano

La seta grezza è principalmente costituita da due proteine: la fibroina in percentuale compresa tra 70 e il 75% e la sericina che ne rappresenta la restante parte. Mentre la prima componente è utilizzata nell’industria tessile per realizzare prodotti di pregio, la sericina è considerata, ancora oggi, un materiale di scarto e viene eliminata mediante il processo di sgommatura. Generalmente la sericina viene persa nelle acque di scarico producendo un notevole impatto ambientale.

·        ISOLA DEL RIUSO - Comunità Circolari per la Prevenzione e il Riutilizzo. Progetto di CAUTO Cooperativa Sociale

Il progetto vuole portare un contributo concreto alla transizione ecologica in quattro comuni della provincia di Brescia: Bovezzo, Concesio, Caino e Nave, scegliendo l'economia circolare come modello di sviluppo per aumentare la consapevolezza delle pubbliche amministrazioni sulle problematiche ambientali e ingaggiandole in azioni concrete legate alla sostenibilità.

Il focus del progetto è la creazione di un nuovo modello di filiera di Prevenzione (PRV) della produzione di rifiuti, affiancato ad azioni di Preparazione per il Riutilizzo (PPR). Il progetto prevede inoltre la realizzazione di quattro diverse Isole del Riuso, ossia luoghi deputati - nell’ottica dell’economia circolare – al recupero e riuso di beni ancora in buono stato, evitando che diventino rifiuti e permettendone l’accesso a persone e nuclei famigliari svantaggiati.

 

 

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