Data

11 dicembre 2023

Andiamo a scoprire le potenzialità di CLO3D, il software per la creazione di modelli di moda in 3D

Giovanni Iozzi lavora da molti anni nel settore moda, soprattutto nel campo della grafica e della comunicazione. È appassionato e attento osservatore delle tendenze della tecnologia, convinto che solo un uso estensivo e creativo della tecnologia possa ridurre l’impatto economico e sociale della globalizzazione priva di regole, mitigando quelli che sono gli effetti sul clima che già tutti stiamo sperimentando.

Giovanni è coordinatore del corso di Formazione Continua in CLO3D di IED Firenze.
 

In che modo CLO3D può aiutare a mitigare gli effetti del cambiamento climatico?

Innanzitutto, CLO3D può essere utilizzato per ridurre la necessità di prototipi fisici. Quest'ultimi infatti sono spesso realizzati con materiali che richiedono molta energia per essere prodotti e trasportati. L'uso di CLO3D può aiutare a ridurre la domanda di questi materiali, riducendo così le emissioni di gas serra; può anche essere utilizzato per creare modelli moda più sostenibili. Il software permette inoltre di progettare modelli che prevedono un minore utilizzo di materiale, più riciclabili o realizzati con materiali sostenibili. Ad esempio, può essere utilizzato per progettare modelli con cuciture ridotte o realizzati con tessuti riciclati. In conclusione possiamo dire che l'uso di questo tool non è una soluzione a tutti i problemi della moda sostenibile, ma è uno strumento potente che può essere utilizzato per ridurre l'impatto ambientale del settore.
 

Chi può essere interessato a CLO3D?

Chiunque voglia imparare a creare modelli di moda in 3D, in particolare chi vuole lavorare a vario titolo nel settore della moda digital, che è attualmente in forte crescita. CLO è uno dei software più popolari utilizzati per la creazione di modelli di moda in 3D e la sua conoscenza costituisce indubbiamente un plus delle proprie skills. Studenti e professionisti del settore moda possono inoltre farne uso per la visualizzazione delle ipotesi progettuali, velocizzandone la restituzione visiva e quella strutturale di cartamodello. La sua versatilità si esprime sia nella fase di progettazione che di studio del cartamodello, al punto che l’approccio al programma può essere considerato interessante sia da coloro che cercano uno strumento di progettazione creativa, sia per gli operatori che desiderano un approccio più tecnico - da modellista - appunto.
 

Anche chi non ha esperienza nel settore moda può imparare ad utilzzarlo? 

Assolutamente si. Anche chi non ha esperienza nel settore moda può imparare a creare modelli in 3D con il corso di Formazione Continua in CLO3D di IED Firenze.
È inoltre un software in continua evoluzione e aggiornamento, recentemente sono state incluse delle nuove interessanti funzioni legate alla simulazione realistica del comportamento dei tessuti e la relazione col corpo del modello su cui si appoggia. Altre funzioni di rilievo sono legate alla progettazione di stampe e pattern allover, che sono state aggiornate in modo da renderle più semplici ma anche più efficaci.

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